ISPEC - Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo

una breve storia degli undici anni del Premio ISPEC
STORIA DELL'ISPEC E DEI SUOI PREMI.pdf
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PREMI ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA

sabato 17 agosto 2023 - ore 17.30

 

Stamperia d’arte Húrdega

via Orelli 27 Locarno

 

Il Direttivo dell’ ISPEC - Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo

della Svizzera Italiana, in occasione del 77° Festival di Locarno ha attribuito

per la undicesima volta i premi ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA.

 

 

La premiazione sarà preceduta dal dibattito:

Il Venezuela nel mondo multipolare

con inizio alle ore 16.00 intervengono:

 

Davide Rossi Direttore ISPEC

 

Carolus Wimmer Presidente del Comitato di Solidarietà Internazionale e lotta per la Pace del Venezuela, già Presidente del parlamento latinoamericano

 

Massimiliano Ay membro della Direzione dell’associazione Alba Suiza e Segretario Politico del Partito Comunista (Svizzera)

 

 

PREMIO ISPEC CINEMA 2024

Per il film del Festival – presente in qualsiasi sezione - che sia stato capace di esprimere con più forza i valori di giustizia ed eguaglianza, promuovendo la cooperazione e l’amicizia tra i popoli a Joqtau di Aruan Anartay

 

Aruan Anartay con straordinaria poeticità cinematografica, ci porta nel cuore dell’Asia Centrale, nel silenzio che abbraccia il cielo e la terra, ricordando agli uomini l’indissolubile legame che, vincendo lo spazio e il tempo, il unisce perpetuamente.

 

PREMIO ISPEC CULTURA 2023

Dedicato ai giovani talenti in campo artistico, teatrale e cinematografico e a coloro che della promozione culturale fanno un impegno fondante della loro attività a Robert Fàbregas i Ripoll

 

Intellettuale, scrittore, animatore culturale e fondatore e direttore delle Edicions del Reremús, nonché direttore del Museo Les Bernardes, con la vastità dei suoi orizzonti culturali connette persone e idee, vincendo i limiti dello spazio e del tempo.

 

Una menzione speciale è stata attribuita al film “Scaltri Ingenui” di Fabio Longagnani.

 

La consegna dei premi, un attestato e come consuetudine un’opera d’arte, quest’anno dell'artista e stampatore Giuseppe De Giacomi, saranno presentate dal membro del Direttivo ISPEC Jean Olaniszyn.

 

 

Contatti e info: jeanolanisky@gmail.com - annaseghers@libero.it 

Un gatto, due secoli, tre mondi, quattro modernizzazioni
In occasione del centenario dei comunisti cinesi Davide Rossi ha dedicato un saggio dal titolo
Un gatto, due secoli, tre mondi, quattro modernizzazioni
a 60 anni dello “scisma” sino-sovietico
inserito nei due pregevoli volumi editati dall’Accademia di Scienze Sociali della Repubblica Popolare Cinese con cento interventi di marxisti di tutto il mondo, dedicati al festoso anniversario.
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 Cina Popolare

 

1°ottobre

1949 – 2019

 

di

Davide Rossi

Direttore Centro Studi “Anna Seghers” e direttore ISPEC

 

 

La Cina Popolare compie il 1°ottobre 2019 settant’anni, è uno stato marxista, guidato dal Partito Comunista in un quadro di pluralismo partitico che tutela le minoranze e contrasta ogni separatismo, rappresentando oggi la prima potenza economica e militare della terra. Una nazione impegnata nella costruzione di un mondo multipolare e di pace, in cui le risorse energetiche e alimentari del pianeta siano a servizio di tutta l’umanità, non a caso la Cina primeggia in investimenti nel campo ecologico e ambientale. Risorse non rapinate da una minoranza che vuole utilizzarle contro il resto del mondo, come purtroppo continua a comportarsi l’Occidente, sostenitore dell’unipolarismo. Il comunismo quindi non è crollato sotto il Muro di Berlino e con il tracollo dell’Unione Sovietica, una simile baggianata è buona solo per tranquillizzare i liberali e i socialdemocratici che controllano la politica e l’informazione in Europa. Il modello sovietico, soprattutto economico, era incapace di rispondere alle richieste dei cittadini. I cinesi ora invece viaggiano per il mondo, forti del loro reddito decuplicato in pochi anni e sono fieri di appartenere a una nazione che ogni anno traguarda nuovi primati. Il merito va a tutto il Partito Comunista di Cina e certamente un posto di riguardo deve essere riconosciuto a Deng Xiaoping, dirigente dai tempi della Lunga Marcia, segretario del Partito nei primi turbolenti anni della Repubblica, in cui lo sviluppo delle forze produttive da lui auspicato insieme a Liu Shaoqi e Zhou Enlai è stato frenato per un decennio dalla tragedia della Rivoluzione Culturale, con cui Mao Zedong, dopo essere stato il gigante che ha restituito dignità e libertà al popolo cinese, ha chiuso mestamente la sua parabola politica. Deng invece aveva capito che le potenzialità della Cina, nel solco del marxismo, sarebbero state un baluardo contro ogni possibile nuovo tentativo di aggressione o di forzata sottomissione tentate dall’Occidente. La Cina grazie agli insegnamenti di Deng praticati dal 1978 si erge nel tempo presente come fortezza capace di costruire dialogo e pace, sviluppo e crescita per tutte e tutti, a partire da chi si assocerà alla Nuova Via della Seta.

Gli errori grossolani e meschini di Michail Gorbaciov hanno travolto, a pochi mesi dalla celebrazione del 70° anniversario dell’Unione Sovietica, la nazione che dirigeva. Xi Jinping con un ritorno forte all’identità marxista garantisce che questo non accadrà, anzi conferma quanto siano importanti per i cinesi il rispetto della volontà popolare, la tutela della sovranità nazionale, la costruzione di un dialogo internazionale in cui tutti gli stati siano intorno a uno stesso tavolo alla pari, non alcuni in piedi e altri genuflessi di fronte a chi ieri era più forte e oggi non lo è più.

Per altro la lotta democratica del popolo cinese festeggia quest’anno il suo secolo, per trenta duri anni dal 1919 al 1949 il popolo cinese ha affrontato inenarrabili difficoltà, guerre, occupazioni straniere. L’inizio del cammino che porta all’affermazione e alla preminenza dello stato marxista coincide con la lotta per la libertà e contro ogni sfruttamento, interno a opera dei latifondisti ed esterno per mano dei colonialisti. È infatti nella primavera del 1919 che nasce il Movimento Quattro Maggio, detto “cinque quattro”, anticipando il numero del mese a quello del giorno, così ancora oggi universalmente conosciuto e celebrato. In quella data si è manifestato in tutta la sua forza il movimento patriottico cinese, che ha chiamato a respingere le decisioni di Versailles intese ad attribuire le pertinenze tedesche nella provincia di Shandong ai giapponesi e non alla madrepatria cinese, un movimento antimperialista e per la sovranità cinese. La manifestazione del 4 maggio 1919, come un impetuoso torrente, si sposta dalla piazza Tienanmen di Pechino a tutta la Cina, coinvolgendo operai e contadini proseguendo per tutto il mese di maggio e arrivando a bloccare Shanghai ai primi di giugno con uno sciopero generale di una settimana. L’impeto di quei giovani travolgerà la repubblica dei feudatari e dei proprietari terrieri che era scaturita dall’esaurirsi della stagione monarchica, costringendola a non firmare il trattato di pace parigino, comprendendo al contempo come il destino e lo sviluppo del paese sarebbe ricaduto per intero sui cinesi stessi, che non avrebbero avuto alcun aiuto dalle potenze occidentali.

La fiaccola di quella battaglia per l’indipendenza, per la sovranità nazionale, per lo sviluppo tecnologico e scientifico, che avrebbe portato i taikonauti nello spazio, è diventata la linea politica del Partito Comunista di Cina, a segno di quanto il marxismo, con tutta evidenza, sia attuale.

 

 

 

 

Ismail Kadare, tra i più grandi scrittori del Novecento

 

 

 

Nella mia qualità di direttore del Centro Studi “Anna Seghers” e dell’ISPEC, a nome di tutte e tutti coloro che collaborano con le nostre istituzioni culturali, mi chino commosso di fronte alla scomparsa di uno dei più grandi scrittori del Novecento: l’albanese Ismail Kadare.

Varrà la pena ricordare perché ostinatamente l’Accademia svedese gli abbia negato per anni e anni il premio Nobel per la Letteratura, in fondo, solo in questo hanno ragione i suoi commemoratori posticci e affrettati, il suo gusto per l’epico, l’ironico e il sarcastico si sono sempre fusi in una scrittura intelligente, arguta, capace di far sorridere nel momento stesso in cui insegnava e ci insegnava qualcosa, riverberandosi anche in questo conflitto mai sanato tra il grande scrittore schipetaro e gli ampollosi cattedratici scandinavi.

Kadare il Nobel non lo ha ricevuto perché dalla fine degli anni ‘50 al 1990 è stato il cantore dell’Albania socialista e il più apprezzato e amato scrittore di quella nazione. È vero, il suo rapporto con la dirigenza comunista è stato a tratti turbolento, alcuni suoi scritti sono stati rimandati nella loro pubblicazione, ma nella sostanza è stato il più conseguente, apprezzato e famoso narratore e poeta di quella incommensurabile impresa che ha fatto di un paese uscito povero e analfabeta dal secondo conflitto mondiale, seppur capace di dare un enorme contributo alla Resistenza europea, una piccola ma compiuta nazione socialista, ancorché arroccata in un dogmatismo ideologico che ne è stato la premessa della sua estinzione, capace tuttavia di garantire casa, istruzione, lavoro dignitoso, elettricità e acqua corrente a un popolo che mai li aveva conosciuti.

Kadare a una manciata di giorni dalla fine dell’esperienza del socialismo albanese, alla fine del 1990, recandosi a Parigi, come abitualmente faceva, si è dichiarato “esule”, avversario dell’esperienza che lui stesso aveva contribuito ad edificare con i suoi romanzi, di più, ha provato a posizionarsi come socialdemocratico anticomunista, una patente che per comodità qualche editorialista e qualche editore gli ha riconosciuto, inseguendo il vento e le mode, ma che i più hanno sornionamente e spesso ridancianamente respinto, in ragione del suo trentennale sostegno al socialismo albanese dentro l’Unione degli Scrittori e in centinaia e centinaia di incontri pubblici.

È quindi del tutto ridicolo che coloro che sempre lo hanno accusato di essere parte – i suoi detrattori l’hanno definito addirittura complice – del socialismo albanese, ora celebrino il grande scrittore “anticomunista”.

Ismail Kadare, nel momento in cui ci ha lasciati, ha sicuramente ricomposto nella sua coscienza, oltre la miseria di chi gli ha voluto male, le tante folgoranti stagioni della sua vita, sapendo che, come da giovane, chi ne ha ammirato, amato e apprezzato l’opera, avrà sempre una rossa bandiera pronta a sventolare anche per lui.

 

 

Wuhan – Cina Popolare, 2 luglio 2024

 

 

Davide Rossi

Direttore Centro Studi “Anna Seghers” – Direttore ISPEC

 

 

 

 

 

 

 

No alla NATO e No all’UE

Recuperare la neutralità svizzera

costruire un mondo multipolare

 

con inizio alle ore 16.00

 

Intervengono

 

Davide Rossi  Direttore ISPEC

Edoardo Cappelletti  Consigliere comunale a Lugano per il Partito Comunista (Svizzera) e

candidato al Consiglio Nazionale per la lista "No UE - No NATO"

Conferenza contro l'UE e la NATO annullata per ingiunzione del Festival di Locarno?



Si sarebbe dovuta tenere oggi alle ore 16.00 presso il Rivellino di Locarno la conferenza intitolata ''No alla NATO e No all'UE: recuperare la neutralità svizzera, costruire un mondo multipolare'', promossa dall'istituto culturale ISPEC e dal Movimento Svizzero per la Pace. All'evento, al quale avrebbero preso la parola il direttore dell'ISPEC Davide Rossi e il membro della Direzione del Partito Comunista Edoardo Cappelletti, avrebbe fatto seguito la cerimonia per la decima edizione dell'attribuzione dei premi ISPEC per il cinema e la cultura.

Ebbene, è con indignazione e sorpresa che abbiamo appreso solo stamattina della decisione del Rivellino di non poter più ospitare la manifestazione nel luogo previsto a motivo del suo contenuto. Una decisione gravosa che, in considerazione della disponibilità dallo stesso inizialmente fornita, dei precedenti rapporti di collaborazione intrattenuti e dalle informazioni raccolte, non può che sollevare pesanti interrogativi sulle pressioni che potrebbe avere ricevuto il Centro culturale Rivellino per rinunciare a dare spazio a un momento di confronto sull'attualità nazionale e internazionale.


Nel contesto appena descritto, risulta comunque doveroso e fondato chiedersi se dietro a questa forma di censura possa esservi un'ingiunzione da parte del Locarno Film Festival, i cui legami con il Rivellino come notorio non mancano. Potrebbe trattarsi del resto di una non fantasiosa coincidenza, se consideriamo che proprio alcuni giorni fa era apparsa sul Corriere del Ticino un'intervista nella quale il direttore dell'ISPEC rimetteva in discussione l'impostazione troppo conformista e filo-atlantista del Festival diretto dall'incontestabile Marco Solari.

Un'evenienza che, seppur contestuale alle esternazioni dallo stesso recentemente proferite in merito all'importanza della libertà d'espressione, ad oggi ci riesce tuttavia difficile escludere e su cui una chiarificazione del Festival sarebbe invero necessaria. E' ad ogni modo evidente come l'accaduto abbia comportato un'inammissibile limitazione della libertà d'opinione ai danni di chi, volendo contribuire seriamente e con legittimità ad animare il dibattito politico locale, intende semplicemente presentare una visione non allineata al pensiero dominante e atlantista.

Di certo vi è comunque che il Partito Comunista non si farà mettere la museruola e, malgrado simili atti di forza avvenuti per giunta nell'ambito di un evento che dovrebbe indurre apertura al dialogo come il Festival di Locarno, continuerà ancora a ribadire con forza e coerenza le proprie priorità anche in vista delle prossime Elezioni Federali: No all'UE e alla NATO, sì alla neutralità e al lavoro!

 

12 agosto ’23

 

PARTITO COMUNISTA (SVIZZERA)

Anna Seghers, Frida Kahlo, Tina Modotti

donne, artiste, rivoluzionarie, protagoniste del Novecento

 

conferenza di  Davide Rossi, Direttore ISPEC

 

sabato 18 febbraio 2023 ore 16.00

 

ReCreArte

Locarno

da piazza Grande salendo per via Torretta

via della Gallinazza 10

 

Donne, artiste, militanti politiche e rivoluzionarie. Questo e molto altro sono state Tina Modotti fotografa, Anna Seghers scrittrice e Frida Kahlo pittrice. Soprattutto amiche, capaci di incrociare e affermare le loro vite dentro il turbinio del Novecento, muovendosi tutte e tre tra vecchio e nuovo continente, eleggendo il Messico quale luogo di speranza nel tempo della guerra e del nazifascismo. Proprio in Messico alla metà del 1941 potranno incontrarsi per la prima volta tutte e tre insieme.

 

Davide Rossi, storico e Direttore dell’ISPEC, l’Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo ripercorre le vite di queste grandi donne e gli intrecci che le hanno portate a conoscersi, stimarsi e volersi bene.

2 agosto 2022

 

IX edizione dei PREMI ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA

Casa Gabi  - via Varenna 66 Solduno

 

ore 16.00

presentazione del libro “Il cielo e l’infinito” di Davide Rossi – Direttore dell’ISPEC, con l’autore interviene Massimiliano Ay – Granconsigliere e segretario generale del Partito Comunista (Svizzera)

 

ore 17.00

cerimonia di assegnazione dei premi ISPEC Cinema e ISPEC Cultura 2022

a seguire

proiezione del film “Non c’è strada per Jorg” di Elena Gladkova

 

Brissago: Russia, una cultura millenaria, patrimonio dell'umanità
L'ISPEC ha realizzato un significativo convegno sull'isola di Brissago domenica 5 giugno 2022 insieme alle Edizioni Le Ricerche - ELR di Jean Olaniszyn con la presenza della regista russa Elena Gladkova, all'ONU di Ginevra nella settimana seguente per la giornata della lingua russa.
E' stata l'occasione per ribadire il nostro rifiuto del razzismo antirusso e anticinese. 
Proprio per sottolineare il nostro impegno in tal senso, abbiamo ricordato di aver editato libri fondamentali della letteratura russa del Novecento: COME FU TEMPRATO L'ACCIAIO, L'ASSEDIO DI LENINGRADO, LA NEBULOSA DI ANDROMEDA, nonché la biografia di Jurij Gagarin primo uomo nello spazio. 
Abbiamo anche presentato il libro appena pubblicato - DI FRONTE ALLA STORIA - che raccoglie ventiquattro discorsi del presidente Vladimir Putin, la metà degli ultimi due anni, con la certezza che rappresentino un documento storico fondamentale per capire obiettivi, strategie e ragioni della Russia. La ricerca storica si fonda sullo studio delle fonti, crediamo dunque di aver offerto un contributo importante per aiutare chi voglia studiare e capire il tempo presente, ben al di fuori di mediazioni spesso assertivamente estranee o peggio aprioristicamente contrarie alla cultura e alla politica russa. 

Eranos

di

Davide Rossi

 

 

La festiva religiosità, “Eranos”, citata da Pindaro e che ha le sue radici nel greco “erotè”, è ad Ascona da quasi un secolo il luogo d’incontro tra Oriente ed Occidente per volontà di Olga Fröbe-Kapteyn e la collaborazione prima di Carl Gustav Jung e poi dal 1949 al 1978 di Henry Corbin.

Son nato a Milano, tra sant’Ambrogio e il cenacolo vinciano, e i molti orienti che ho conosciuto e studiato mi hanno principiato al loro cammino in quell’est che profuma di socialismo e inizia a Trst/Trieste e finisce a Vladivostok e in quelli che incamminandosi da Istanbul vagano per lunghe lande fino a Ispahan e molto oltre, anche verso percorrendo strade d’Africa.

L’incontro con Corbin è anche indiscusso merito dell’amico Roberto Revello che ha offerto ai lettori italiani la vastità di un pensiero che racconta l’oriente dell’Islam, quello sciita e troppo spesso trascurato, rispetto all’occidente del pensiero sunnita, altrettanto ricco, ma appunto altro, in un gioco tra oriente e occidente, in cui i pensatori islamici, tanto sunniti, quanto sciiti, possono essere entrambi oriente e occidente, quasi in un gioco di specchi, per altre culture, da quelle europee a quelle più lontane ad esempio della penisole indiana e indocinese, per non dire al capo opposto del pianeta alla sterminata e bellissima America Latina.

Corbin ha confermato, in me marxista, la convinzione che le religioni siano parte dell’identità personale e collettiva dei singoli e dei popoli e che la dimensione spirituale non possa, se non per una semplificazione tanto rozza quanto approssimativa, essere ridotta a sovrastrutturale, ma abbia invece ragioni profonde non estraniabili dal percorso di conoscenza e quindi di emancipazione dell’essere umano, ovvero materiali, non diversamente se non al pari, di quelle più perfettamente economiche.

Come ho scritto ne “Il cielo e l’infinito”, di prossima pubblicazione, tanto Juri Gagarin, quanto i magi narrati dall’evangelista Matteo, hanno scelto di viaggiare per conoscere, inseguendo una stella e la sua luce. Proprio la luce sta al cuore del pensiero persiano a partire dalle inferenze ahuramazdiane nel loro incontro con l’Islam, ma in egual mondo, in campo cristiano, un filosofo operaista come Emmanuel Mounier ci ha insegnato, come ricorda sempre il mio amico Giovanni Colombo, che la rivoluzione verrà, ma non dalla violenza, dalla luce.

Inseguendo questi pensieri, che mi hanno preceduto, facendomi camminare per lunghi anni per le strade della conoscenza, in cui ancora molto e molto devo intraprendere, così come della terra, alla ricerca inesausta di un sapere che mi aiuti a capire le altre e gli altri e il senso del piccolo e al contempo dell’infinito, come mi ha insegnato la cara amica Margherita Hack, sono giunto a Eranos, accolto con fraternità sotto fresche frondose frasche, mentre lievi onde ottobrine del Verbano si confondevano con un calmo cielo soleggiato e i monti attorno si facevano dello stesso colore.

Ringrazio Jean Olaniszyn per avermi introdotto in un luogo tanto suggestivo e accogliente e aver insieme a lui e ai nuovi amici immaginato momenti di dialogo che possano tornare a vedere l’ISPEC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, presente in Canton Ticino anche nel corso dell’anno. Ancora una volta in cammino, perché solo camminando e studiando si può cercare e al contempo costruire un orizzonte carico di speranze per il domani. D’altronde uno dei significati del termine “Eranos” è essere graditamente in armonia e in collaborazione con le altre e gli altri. Certamente questo è e sia il miglior viatico.

 

PREMI ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA

giovedì 12 agosto 2021 - ore 17.30  via al Castello 1 Locarno - Rivellino

 

Il Direttivo dell’ ISPEC di Locarno - Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, in occasione del 74° Festival di Locarno ha attribuito per l’ottava volta i premi ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA.

 

La premiazione sarà preceduta da una conferenza con inizio alle ore 16.00

Dal NoG8 di Genova 2001 alla costruzione multipolare 

intervengono 

Vittorio Agnoletto 

già portavoce del Genova Social Forum 2001 ed europarlamentare 

autore di “L'eclisse della democrazia. Dal G8 di Genova a oggi: un altro mondo è necessario”
Davide Rossi 

Direttore ISPEC, presente a Genova nel 2001

autore di “Con il cuore nei giorni di Genova”

Massimiliano Ay 

Granconsigliere e Segretario Generale del Partito Comunista (Svizzera)

 

PREMIO ISPEC CINEMA 2021

Per il film del Festival – presente in qualsiasi sezione - che sia stato capace di esprimere con più forza i valori di giustizia ed eguaglianza, promuovendo la cooperazione e l’amicizia tra i popoli FALGSC” della regista Udval Altangerel.

 

“Con il cortometraggio “FALGSC” la regista Udval Altangerel rammemora la straordinaria esperienza del programma spaziale Intercosmos che, a partire dal 1978, nel quadro della solidarietà socialista, ha portato nel cielo cosmonauti di nazioni alleate dei sovietici, tra cui il mongolo Žùgdėrdėmidijn Gùrragčaa. Quella grande epopea rinnova il senso utopico del transumanesimo socialista, ovvero l’orizzonte di un domani in cui scienza e conoscenza possano garantire per l’umanità un futuro di benessere, uguaglianza e giustizia sociale.”

 

(ancorché declinato per ragioni di riservatezza)

 

PREMIO ISPEC CULTURA 2021

Dedicato ai giovani talenti in campo artistico, teatrale e cinematografico e a coloro che della promozione culturale fanno un impegno fondante della loro attività a Daria Belokrjlova.

 

“Daria Belokrjlova, affermata traduttrice, scrittrice, giornalista, insegnante di russo per stranieri, vice presidente del Festival Internazionale d’Arte "Lanterna di Genova”, poetessa di spiccata e profonda sensibilità, è oggi anche “Ambasciatrice della Comunità di Camagna Monferrato” in Russia e nel mondo.”

 

PREMIO speciale ISPEC CULTURA 2021 all’attrice Teresa Patrignani

 

“Teresa Patrignani, nel teatro e nel cinema ha portato con passione tutta la sua umanità e generosità, regalandoci interpretazioni toccanti, facendo emergere con sensibilità interpretativa emozioni e sentimenti carichi di universalità.”

 

 

La consegna dei premi, un attestato e come consuetudine un’opera d’arte, quest’anno delle opere del fotografo Alessandro Vicario e più precisamente della serie “Ove dicesi a Novella sopra la montagna presso Arcegno” che ricorda la Peste del ‘500 (la peste colpì la Svizzera dalla metà del XIV secolo fino alla fine degli anni 1660-70 con epidemie periodicamente ricorrenti, nel 1519, 1541, 1611 e 1630 l'intera Confederazione venne devastata dalle pestilenze), avverrà a conclusione della conferenza alle ore 17.30.

ISPEC

Istituto di Storia e filosofia del Pensiero Contemporaneo

 

presso il Rivellino LDV

entrata via Franchino Rusca, lato bar Castello

LOCARNO

 

giovedì 6 agosto 2020

 

ore 17.30

presentazione del libro

“Raffaello tra Leonardo e Michelangelo”

di

Silvano Vinceti

modera Davide Rossi direttore ISPEC

 

a seguire

performance di Igor Borozan

 

ore 18.30

Assegnazione dei Premi ISPEC Cultura

VII edizione 

 

a seguire

“Giorno d’estate”

film di

Elena Gladkova

 

 

PREMI ISPEC CULTURA

giovedì 6 agosto 2020 - ore 17.30 Rivellino LDV

entrata via Franchino Rusca, lato bar Castello

 

Il Direttivo dell’ ISPEC di Locarno - Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, in occasione di Locarno 2020 ha deciso di non attribuire per quest’anno il Premio ISPEC CINEMA, procedendo invece per la settima volta nell’attribuzione del Premio ISPEC CULTURA.

 

La premiazione sarà preceduta da una conferenza con inizio alle ore 17.30 per la presentazione del libro: “Raffaello tra Leonardo e Michelangelo”, con l’autore Silvano Vinceti interviene e modera Davide Rossi, direttore ISPEC.

 

PREMIO ISPEC CULTURA 2020

Dedicato ai giovani talenti in campo artistico, teatrale e cinematografico e a coloro che della promozione culturale fanno un impegno fondante della loro attività a Silvano Vinceti:

 

Poliedrico uomo di cultura, ha dedicato ai grandi della letteratura e dell’arte italiana i suoi studi, da Dante Alighieri, Agnolo Poliziano e Giacomo Leopardi, a Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Caravaggio, senza disdegnare l’impegno civile e sociale, annoverandosi tra i pionieri delle battaglie ecologiste e contro il nucleare da oltre un quarto di secolo.

 

Per la quinta volta sono stati attribuiti premi speciali ISPEC CULTURA, due quest’anno:

 

PREMIO speciale ISPEC CULTURA 2020 all’ambasciatore Lundeg Purevsuren

 

Ambasciatore della Repubblica di Mongolia presso le Nazioni Unite di Ginevra, già Ministro degli Esteri, documentarista, pienamente consapevole dell’importanza della cultura e della sua promozione per la costruzione di un mondo fondato sulla reciproca comprensione, la pace e la cooperazione.

 

PREMIO speciale ISPEC CULTURA 2020 alla regista Elena Gladkova

 

Per il film un “Giorno d’estate”. La trasposizione del racconto “Le champ d’oliviers” di Guy de Maupassant, una breve storia dedicata alla complessità delle relazioni umane, è ambientata dalla regista sulle rive della Moscova e restituitaci con efficacia ed emozione. Con la consueta maestria già altre volte apprezzata, a partire da “Il palazzo del popolo”, la regista russa muove la camera alla ricerca della bellezza, con eleganza, con grazia, indugiando nei particolari, nei dettagli che illuminano l’insieme, ecco allora i fiori del prato, la mela e il bicchiere di vodka, l’icona, il sole che in controluce inonda lo sguardo dello spettatore, abbracciando la chiesa ortodossa della Trasfigurazione costruita per volontà dello zar Ivan il Terribile nel XVI secolo a Ostrov nei pressi di Mosca e il lussureggiante verde che in Russia è d’estate di incantevole bellezza.

 

La consegna dei premi, un attestato e come consuetudine un’opera d’arte, quest’anno fotografie di Aleksandr Kitaev della serie “San Pietroburgo e la magia dei giardini di Peterhof”, avverrà a conclusione della conferenza alle ore 18.30, a seguire verrà proiettato il film di Elena Gladkova: “Giorno d’estate.

 

Contatti e info: annaseghers@libero.it

 

Il manifesto della giornata promossa dall’ISPEC è stato gentilmente concesso dal fotografo Pierluigi Colombini, una fotografia realizzata nella primavera 2017 a Ulaan Baatar nella piazza principale della capitale, dedicata al padre della patria mongola Damdin Sùhbaatar

venerdì 20 dicembre 2019

ore 16.00

 

presso Il RIVELLINO LDV

via al CASTELLO 1 / angolo via B. Rusca

CH - 6600 Locarno

 

Germania

 il passato presente

 

 

incontro

con

 

 

Luca Steinmann

 

Analista geopolitico che presenterà il numero di LIMES a cui ha collaborato

 

e

 

Davide Rossi

 

 

Direttore ISPEC

 

ingresso libero

ISPEC

Istituto di Storia e filosofia del Pensiero Contemporaneo

 il RIVELLINO - LDV - via al CASTELLO 1 LOCARNO 

 

sabato 17 agosto 2019

 

ore 16.00

presentazione del libro

Berlino il passato presente

Ritratto della capitale della DDR nel XXI secolo

con l’autore Pierluigi Colombini

intervengono

Massimiliano Ay, segretario Partito Comunista (Svizzera) e deputato ticinese

Davide Rossi, direttore ISPEC

 

ore 17.30

Assegnazione dei Premi ISPEC Cinema e ISPEC Cultura

VI edizione

 

Poiché il manifesto di quest'anno riporta una fotografia di Pierluigi Colombini dello Sputnik donato dal governo sovietico alle Nazioni Unite di New York, a cui il Nobel Salvatore Quasimodo ha dedicato una poesia, la riportiamo di seguito.

Alla nuova luna

 

In principio Dio creò il cielo

e la terra, poi nel suo giorno

esatto mise i luminari in cielo

e al settimo giorno si riposò.

 

Dopo miliardi di anni l'uomo,

fatto a sua immagine e somiglianza,

senza mai riposare, con la sua

intelligenza laica,

senza timore, nel cielo sereno

d'una notte d'ottobre,

mise altri luminari uguali

a quelli che giravano

dalla creazione del mondo.

Amen

 

Salvatore Quasimodo

premio Nobel per la letteratura

 

ottobre 1957

 

 

 

 

 

Carissimo ospite,

illustre artista Wang Yigang,

尊敬的嘉宾,

亲爱的艺术家王易罡

 

siamo lieti di averti con noi nella terra ticinese, cuore della Svizzera Italiana, terra di libertà, di amore per la bellezza e l’arte.

我们非常荣幸的能在瑞士意大利区,自由与爱的土地,能与您一起为了美和艺术相聚一堂。

 

Cogliamo l’occasione, a nome della galleria d’Arte il Rivellino, le cui mura sono state edificate cinque secoli fa da Leonardo da Vinci, e dell’ISPEC,  l’Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, di cui mi onoro di essere direttore, di ringraziarti per la tua presenza qui a Locarno.

为了这个特殊的时刻,谨代表其建筑由达芬奇在五个世纪前建立的rivellino画廊,我荣幸最为主席的ISPEC组织,感谢您在洛迦诺的出席。

 

La bellezza e la forza dell’arte vincono lo spazio e il tempo e sappiamo che in questo momento stiamo mettendo un tassello in più nel cammino di amicizia tra il popolo cinese e il popolo elvetico.

美与艺术的力量在时间和空间的深度永远能够赢得胜利,这一刻,相信我们都深知,这将是中国和瑞士人民友谊之路的又一次添砖加瓦。

 

Viva l’amicizia e la solidarietà tra i popoli!

两国人民的友谊万岁!

 

Viva il Partito Comunista della Repubblica Popolare di Cina che sotto l’alta e sapiente guida di Mao Ze Dong, Deng Xiao Ping e Xi Jinping ha portato e porta un contributo fondamentale nella costruzione di un mondo multipolare e di pace.

祝中国人民共和国,中国共产党万岁!相信在毛泽东,邓小平思想以及习近平主席今天的指导下,中国一定能再一次给予全世界的和平及文化多元化,更重要的贡献!

 

Locarno, 7 agosto 2019

洛迦诺,201987

Davide Rossi

大卫 罗西

Direttore ISPEC

ISPEC主席

PREMI ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA

sabato 17 agosto 2019 - ore 16.00 via al Castello 1 Locarno - Rivellino

 

Il Direttivo dell’ ISPEC di Locarno - Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, in occasione del 72° Festival di Locarno ha attribuito per la sesta volta i premi ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA.

 

La premiazione sarà preceduta da una conferenza con inizio alle ore 16.00 per la

presentazione del libro

 

Berlino il passato presente

Ritratto della capitale della DDR nel XXI secolo

editato da PGRECO ed ELR

 

con l’autore Pierluigi Colombini intervengono Massimiliano Ay, segretario Partito Comunista (Svizzera) e deputato ticinese e Davide Rossi, direttore ISPEC

 

PREMIO ISPEC CINEMA 2019

Per il film del Festival – presente in qualsiasi sezione - che sia stato capace di esprimere con più forza i valori di giustizia ed eguaglianza, promuovendo la cooperazione e l’amicizia tra i popoli Una gloriosa delegazione a Pyongyang” di Pepi Romagnoli.

 

Pepi Romagnoli, con sensibilità artistica e libertà di ricerca scevre da ogni pregiudizio, sinceramente appassionata per l’incontro con l’altro, fattasi consapevole di come un’umanità cooperante e multipolare sia operosa nel mondo, a partire dalle giovani generazioni, ha deciso con slancio vitale di raccontare questa parte di realtà, trascurata dal sistema mediatico occidentale. Ne è nato così un lavoro di lunga durata di cui “Una gloriosa delegazione a Pyongyang” – sua opera prima – ha rappresentato la tappa incipitaria di un cammino che la sta portando con entusiasmo per le strade del mondo. Il suo sguardo indagatore indugia alla ricerca della comprensione delle relazioni internazionali e delle ragioni dei popoli, vincendo lo sforzo di oltrepassare narrazioni acquiescenti e stereotipate, ma ricercando invece la profonda bellezza e il sorriso che accompagnano quella porzione del mondo che si riconosce in rosse bandiere.

 

PREMIO ISPEC CULTURA 2019

Dedicato ai giovani talenti in campo artistico, teatrale e cinematografico e a coloro che della promozione culturale fanno un impegno fondante della loro attività a Pierluigi Colombini.

 

Pierluigi Colombini, fotografo capace di indagare il presente per restituircene la complessità, cammina per le strade del mondo alla ricerca del senso e del significato di un’umanità che, più forte delle contraddizioni, ambisce alla costruzione di un mondo multipolare e di pace. Ecco allora che il suo sguardo, mediato dalla macchina fotografica, diventa poesia che ci restituisce l’esistente e le impetuose trasformazioni del XXI secolo, senza piegarsi a mode e modelli occidentali, respingendo una fotografia ridotta ad estetizzante momento esistenzialista e individualista, ma ricercando invece la forza della coralità dell’agire collettivo. La sua ricerca diventa così indagine sociologica e antropologica in cui la prepotenza vitale ed esuberante delle donne e degli uomini emerge con tutta la sua carica di passione per un mondo giusto e solidale.

 

Per la quarta volta è stato attribuito un premio speciale ISPEC CULTURA:

 

PREMIO speciale ISPEC CULTURA 2019 al fotografo e videoartistia Tim Parchikov

 

Tim Parchikov, regista, fotografo, videoartista, ricerca nell’immagine una ricchezza comunicativa moderna, capace di futuro, al contempo ricca di richiami alla storia della pittura e attenta a tutte quelle forme di contaminazione che la relazione tra le arti oggi impone.

 attribuisce inoltre per la prima volta due menzioni speciali:

 

Menzione Speciale

 

al film

 

Cani Spaziali

 

di

 

Elsa Kremser e Levin Peter

 

 

I cani Belka e Strelka, protagonisti della missione Sputnik 5, il 19 agosto 1960 passano una giornata nello spazio, tornando sani e salvi sulla terra, Strelka darà vita a molti cuccioli, chiamati “Cani spaziali”, che è il titolo del documentario dell’austriaca Elsa Kremser e del tedesco nato nella DDR Levin Peter. Si vedono solo cani, i randagi di Mosca, eredi ideali della lunga serie di cani cosmici sovietici e questi ultimi. Due gruppi di animali che rompono gli stereotipi del cane domestico occidentale, offrendoci da un lato la forza della libertà, dall’altro una contribuzione fondamentale al mondo della scienza e al progresso dell’umanità. Due visioni entrambe urticanti per coloro che fanno dell’animalismo il loro orizzonte, ma che risultano invece due prospettive notevoli e inedite. A raccontare la storia della quotidianità degli odierni randagi moscoviti e l’eroica vita dei cani cosmici antesignani del mitico volo del 12 aprile 1961 di Juri Gagarin, al quale un anno prima Belka e Strelka hanno aperto la strada con il loro ritorno sulla terra, brevi e concisi fuori campo affidati alla voce profonda e coinvolgente di Aleksej Serebrjakov.

 

e

 

Menzione Speciale

 

ad

 

Abbas Gharib

 

per il libro

 

Caro Abbas Kiarostami perché il cinema

L'arte di vivere la vita diversamente

 

 

che con poesia racconta una storia di cinema e una grande amicizia tra due iraniani

 

La consegna dei premi, un attestato e come consuetudine un’opera d’arte, quest’anno una litografia dell’artista svizzero André Evrard, avverrà a conclusione della conferenza alle ore 17.30.

 

 

 

 

Davide Rossi

domenica 3 febbraio  2019

ore 16.00

presso

 Associazione PAN

via San Gottardo 13 Muralto

 

Ingresso libero

 

Davide Rossi

PRESENTA

ROSA LUXEMBURG 

INDOMITA RIVOLUZIONARIA 

 

PGRECO - ELR

 

Il 15 gennaio 1919, a pochi giorni dalla trasformazione del movimento spartachista in Partito Comunista di Germania, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, organizzatori e teorici di entrambi, sono uccisi a Berlino, città in cui ogni anno una partecipata manifestazione li ricorda la seconda domenica di gennaio. Queste pagine, mosse da intensa ammirazione per la grande rivoluzionaria, ci aiutano a ripercorrere le tribolate peripezie della sua vita e la ricca elaborazione culturale del suo pensiero, volto a promuovere l’uguaglianza, il riscatto dei lavoratori, l’emancipazione femminile. La scrittrice tedesca Anna Seghers ha scritto che il socialismo è la lotta spietata per la felicità assoluta. La vita di Rosa Luxemburg, una vera internazionalista, nata polacca, morta tedesca, vissuta da comunista, seppur tragicamente interrotta, è stata esattamente questo.

 

 

RIPRENDONO GLI INCONTRI DELL’ISPEC!

domenica 16 dicembre 2018

ore 16.00

presso

 Associazione PAN

via San Gottardo 13 Muralto

 

Ingresso libero

 

Davide Rossi

PRESENTA

 

Anna Seghers

la spietata lotta per la felicità assoluta

1900 – 1983 La vita straordinaria, dura e avventurosa di una scrittrice marxista

 

 

Presentazione di Micaela Latini

 

Introduzione di Emilio Sabatino

 

 

PGRECO -  ELR

 

 

 

 

 

La vita della scrittrice marxista Anna Seghers è dura e avventurosa. Nata il 19 novembre 1900 a Magonza, è inseguita dai nazisti che la vogliono morta e bruciano i suoi libri. Amica di Tina Modotti e di Frida Kahlo, di Jorge Amado, di Pablo Neruda e di Nazim Hikmet, è fondatrice della DDR, di cui diventa presidentessa dell’Unione degli Scrittori, un compito che assolve dal 1952 al 1978 con la determinazione e la libertà che la portano ad affermare l’imprescindibile necessità di “respirare alla luce delle parole”, cercando di promuovere all’interno della letteratura orientata al realismo socialista spazio per l’immaginario e la fantasia. Molti i suoi romanzi e i suoi racconti, tra i più noti: “La rivolta dei pescatori di Santa Barbara”, “La settima croce” e “I morti restano giovani”, tradotti in svariate lingue ed editati in moltissimi paesi. Si spegne il 1° giugno 1983, in quella Berlino che è capitale della nazione che contribuito ad edificare. Oggi è tornata d’attualità una letteratura etico – politica e certamente Anna Seghers, per la quale il socialismo è “la spietata lotta per la felicità assoluta”, ne è tra le più rilevanti esponenti.

 

 

l'appuntamento con i Premi ISPEC 2019 è per sabato 17 AGOSTO 2019!

 

 

PREMI ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA

sabato 11 agosto 2018 - ore 16.30 presso Associazione PAN

via San Gottardo 13 Muralto

 

Il Direttivo dell’ ISPEC di Locarno - Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana, in occasione del 71° Festival di Locarno ha attribuito per la quinta volta i premi ISPEC CINEMA e ISPEC CULTURA.

 

PREMIO ISPEC CINEMA 2018

Per il film del Festival – presente in qualsiasi sezione - che sia stato capace di esprimere con più forza i valori di giustizia ed eguaglianza, promuovendo la cooperazione e l’amicizia tra i popoli Le figlie sono come le madri” di Lisa Castagna:

 

Nel cuore dell'Asia Centrale lungo la via della seta, tra Cina ed Europa, in Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan, Lisa Castagna insieme ai luoghi e alle emozioni ci restituisce con sincerità i volti e gli sguardi di donne che nel lavoro, nella maternità, nell'appartenenza a una cultura, quella asiatico - sovietica, e una religione, quella islamica, hanno costruito il loro cammino di emancipazione. Ascoltiamo voci al contempo di profonda dolcezza e di intensa bellezza che manifestano in tutta evidenza come esistano strade molteplici per l'affermazione della femminilità, ben lungi dagli stereotipati, preconcetti e falsamente univoci modelli occidentali. Il film, nel riannodare i legami con la Madre Terra, evidenzia come un futuro di pace sia possibile solo in un mondo multipolare rispettoso delle ricchezze culturali di cui le singole nazioni sono portatrici.

 

PREMIO ISPEC CULTURA 2018

Dedicato ai giovani talenti in campo artistico, teatrale e cinematografico e a coloro che della promozione culturale fanno un impegno fondante della loro attività a Guido Zauli:

 

Guido Zauli, uomo di profonda cultura, critico e storico cinematografico di spiccata sensibilità, figlio della terra faentina e delle sue tradizioni di lotta proletaria, è il massimo esperto di Gian Vittorio Baldi, che è stato autore, regista e produttore non convenzionale e che sempre ha contrastato le logiche mercificatrici che hanno ridotto il cinema occidentale a prodotto commerciale chiamato a veicolare i valori del consumismo e della superficialità, sempre più spogliato della sua forza sociale, culturale e artistica. Il lavoro di Guido Zauli rappresenta un vivace e intelligente esempio di resistenza e alternativa a modelli culturali piegati a un deprimente monoculturalismo, perché, come ha scritto Nikolaj Ostrovskij, per determinare la composizione dell'acqua del mare, non c'è bisogno di raccoglierlo tutto, una goccia è bastevole e solo sfidando con coraggio le onde si impara il potere del vento.

 

Per la terza volta sono stati attribuiti due premi speciali ISPEC CULTURA:

 

PREMIO speciale ISPEC CULTURA 2018 al maestro Peter Greenaway:

 

Il maestro Peter Greenaway, che non disdegna l’impegno civile e la documentazione della realtà, da anni con visionaria lungimiranza fonde arte, pittura e cinema, realizzando opere di sublime e incantata bellezza.

 

PREMIO speciale ISPEC CULTURA 2018 al maestro Antanas Sutkus:

 

Il maestro Antanas Sutkus con un profondo e toccante bianco e nero racconta volti e sentimenti, luoghi e quotidianità della sua terra lituana e del mondo, alla ricerca di quelle emozioni che rendono tutti gli esseri umani fratelli.

 

La consegna dei premi, un attestato e come consuetudine un’opera d’arte, quest’anno una fotografia di Romano Martinis, grande amico dell’ISPEC, avverrà alle ore 16.30 di sabato 11 agosto 2018 presso la nuova sede dell'ISPEC, in via San Gottardo 13 a Muralto, presso i locali dell’Associazione PAN.

 

La premiazione sarà preceduta da una conferenza con inizio alle ore 15.30 con presentazione del libro “L’attualità del pensiero di Karl Marx”, in occasione del bicentenario della nascita del filosofo di Treviri, intervengono l’autore, Davide Rossi, Direttore ISPEC, e Massimiliano Ay, Segretario del Partito Comunista e deputato al Granconsiglio.

A seguire il critico e storico del cinema Guido Zauli presenterà l’opera del regista Gian Vittorio Baldi e vi sarà la proiezione, con inizio ore 17.15, del film “Il temporale”  - “Nevrijeme” (1999) di Gian Vittorio Baldi.

 

 

“Le figlie sono come le madri” di Lisa Castagna

Il Centro Studi “Anna Seghers” in collaborazione con ISPEC e la sezione esteri del PARTITO COMUNISTA (SVIZZERA)

Promuove

mercoledì 1 novembre 2017 alle ore 17.00

presso la sala SEAO di via Sottocorno 6  -  Milano

 

Rivoluzione d’Ottobre

1917 - 2017 l’irruzione del marxismo nella storia

 

La Rivoluzione d’Ottobre non è solo l’inizio di un nuovo cammino per i popoli che compongono l’Unione Sovietica, ma una speranza di giustizia e di uguaglianza per tutta l’umanità, quest’anno ricorre il glorioso centenario sovietico, ma anche il 50° della morte in Bolivia (9 ottobre 1967) di Ernesto “Che” Guevara e il 30° della scomparsa (15 ottobre 1987) dell’ultimo grande statista marxista africano, il presidente Thomas Sankara.

 

Intervengono:

S.E. Eva Chuquimia

Console Generale dello Stato Plurinazionale della Bolivia

 

S.E. Alina Betancourt García

Vice Console della Repubblica di Cuba

 

S.E. Pascal Marthin Ouedraogo

Console Aggiunto della Repubblica del Burkina Faso

 

Professor Davide Rossi

Direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano e dell’ISPEC di Locarno

 

Introduce e modera:

Fabio Scolari – sezione esteri Partito Comunista (Svizzera)

 

 

 

INGRESSO LIBERO Per contatti e informazioni: annaseghers@libero.it 

Associació E-3, Ètica, Economia i Ecologia en col•laboració amb ISPEC e Partito Comunista (Svizzera)

 

organitzen

divendres 27 octubre 2017
19.00h

 

Sala d'actes de la Biblioteca Antonio Martín

Cèntric Espai Cultural

 

Plaça de Catalunya, 39-41

08820 el Prat de Llobregat

 

Conferència-col•loqui

 

Revolució d'Octubre

1917-2017 la irrupció del marxisme a la història

 

 

amb

 

Davide Rossi

 

Director de l'ISPEC

Institut de la Història i la Filosofia del Pensament Contemporani a la Suïssa Italiana

 

En el decurs de la conferència es presentarà el film:

 

El palau del Poble

de

Elena Gladkova

 


Film presentat a Cannes i en d'altres festivals el 2016, dedicat al Metro de Moscou

Davide Rossi, direttore ISPEC, nel settembre 2016 a Venezia insieme ad Andrej Končalovskij, un grande regista russo e sovietico, tra i più grandi del Novecento

Elena Koreneva in Tanja ne “La romanza degli innamorati”
Elena Koreneva in Tanja ne “La romanza degli innamorati”

Andrej Končalovskij, la potenza del grande cinema

di

Roxana Vergani Perez Ceron

 

Andrej Končalovskij, dopo un’iniziale passione per la musica prende la strada della scuola di cinema di Mosca VGIK diretta da Michail Romm e sostiene l’esame finale nel 1960 realizzando uno stupendo cortometraggio dal titolo “Il violino e il rullo compressore”, lui sceneggiatore e Andrej Tarkovskij regista. Toccante storia illuminata da colori saturi, il giallo e il rosso delle macchine asfaltatrici, ma anche degli abiti dei protagonisti e della mela lasciata indugiare in un lungo primo piano mentre il bambino violinista cerca gli accordi che non trova. Vivacità di colori che contrasta con l’azzurro timido del cielo e il grigiore dei palazzi moscoviti che aspettano il sole per mostrare giochi di luce dalle finestre. Le bandiere rosse sventolano a ricordare gli ideali di tutto un popolo e il bambino riconosce nell’operaio il senso e il valore del lavoro per conquistarsi il pane, così come, suonando per il nuovo amico, intuisce il grande potere dell'arte e forse anche il senso di quell’attività musicale forse più impostagli dai genitori piuttosto che scelta da lui stesso.

Ispirandosi allo straordinario racconto “Džamilja” del grande scrittore sovietico e kirghiso Čingiz Ajtmatov esordisce come regista nel 1965 con “Il primo maestro” storia di un amore nei primi ani del potere sovietico, contrastato dalla tradizione, tra il professore bolscevico e la giovane e bellissima Altynaj, interpretata dalla stupenda Natalja Arinbasarova.

Segue "Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi" girato nel 50° della Rivoluzione d’Ottobre, nel 1967, segnato da uno straordinario realismo e da una potente luminosità capace di trasmettere un sincero senso di speranza, girato nel kolchoz di Besvodnoje nella regione di Nižnij Novgorod, all’epoca Gorkij. Gli attori sono gli abitanti stessi del villaggio, solo Asija è interpretata da un’attrice, Ija Savvina, così come la parte della madre di uno dei protagonisti è affidata all’attrice Ljubov Sokolova, compagna del regista Georgij Danelija, che un paio di anni prima, con Nikita Michalkov, fratello di Končalovskij, come protagonista, ha girato “A zonzo per Mosca”, commedia capace di restituire per intero il modo di vivere della gioventù sovietica alla metà degli anni ’60. Nel 1994, ventisette anni dopo, con gli stessi attori ad esclusione della protagonista Ija Savvina, sostituita dalla sempre superlativa Inna Churikova, Andrej Končalovskij riannoda i fili della storia, riflettendo sul degrado della Russia e delle campagne nel tempo di Boris Eltsin e sul devastante furto delle materie prime compiuto dall’Occidente negli anni della sua presidenza, con relativo immiserimento dei cittadini russi, una parabola discendente invertita solo nel 1999 con l’avvento di Vladimir Putin alla presidenza della repubblica. Il film in russo s’intitola “Rijaba la mia gallina”, tradotto malamente in italiano in “Asija e la gallina dalle uova d’oro”.

Del 1974 è “La romanza degli innamorati”, un film che ha avuto un successo straordinario e che resta nella memoria dei russi e dei popoli delle altre repubbliche che componevano l’Unione Sovietica come una delle pellicole più appassionanti degli anni ’70. Evgenij Kindinov nella parte di Sergej ed Elena Koreneva in quella di Tanja danno vita a un capolavoro di poeticità e di passione, un dramma struggente, capace di coniugare la forza dei sentimenti con il dovere civico di ogni cittadino di un paese socialista, diretto  da Andrej Končalovskij con tatto e maestria.

Del 2014 è il meritato Leone d'Argento per la miglior regia alla Mostra del cinema di Venezia con “Le notti bianche del postino”, film profondamente capace di raccontare la realtà della Russia, offrendone anche un vivo spaccato sociologico e antropologico. Lo stesso premio è bissato due anni dopo con “Paradise”, ex aequo con il giovane messicano Amat Escalante, regista de “La Region Salvaje”.

Da oltre mezzo secolo Andrej Končalovskij propone cinema capace di coniugare la storia dei tempi in cui viviamo con la bellezza della settima arte, rappresentando a tutti gli effetti, uno dei più grandi cineasti viventi.

 

 

sopra nel testo Elena Koreneva in Tanja ne “La romanza degli innamorati”, qui la locandina del film

 

GIORGIOMARIA CORNELIO, DAVIDE ROSSI, VALENTINA LAUDUCCI, LUCA ROSSI, NICOLO' MAZZA DE' PICCIOLI, GABRIELE SANGRIGOLI

ELENA GLADKOVA e DRAGO STEVANOVIC

RIVELLINO E ISPEC, UN AGOSTO DI CULTURA A LOCARNO


Mercoledì 3 agosto 2016 dalle 19:00

 

“Arte in diretta @ CasaCorriere” alla presenza degli artisti.

Lancio del catalogo e del film su Milano Expo 2015 presentati dalla prof.ssa Ilaria D`Ambrosi.

 

Nel Rivellino di Leonardo da Vinci: “Detached Frescos Cold War II” di Ultramarine, con visione in anteprima del filmato a 360° interattivo “Strappo al Rivellino” di Marco Lüthi. Presentazione di Gianmaria Bianchetti e benedizione di padre Abramo.

 

Risottata Francone con torta artistica della Pasticceria Marnin tagliata dall’artista Yerbolat Tolepbay (Kazakistan):

“Next Stop Astana EXPO 2017” con proiezione del film di Raffaele Schito e Luciano Boschetti “The Ejzenstejn Cake”.

Venerdì 5 agosto 2016 dalle 18:00 Presentazione del libro “Russofobia” di Guy Mettan, Teti Edizioni con D. Rossi, P. Sciolli, T. Kern, L. Conti. “Palazzo del Popolo”, un film di Elena Gladkova

Sabato 6 agosto 2016 dalle 18:00 Inaugurazione mostra : “Eisenstein’s Mexican Ghosts”. 50 disegni originali di Peter Greenaway con presentazione del libro d’artista realizzato da Massimo Fiameni con CD colonna sonora di Architorti. Peter Greenaway sarà presente.

Mercoledì 10 agosto 2016 dalle 19:00 Inaugurazione mostra: “Wunderkammer Korea” a cura di Sung An Jang alla presenza di 10 artisti della Corea del Sud.

Giovedì 11 agosto 2016 dalle 19:00 A Private View: serata multimediale con proiezione di diverse pellicole.

Venerdì 12 agosto 2016 dalle 17:00 Cerimonia di premiazione del Boccalino d`Oro. Risotto con rinfresco.

Sabato 13 agosto 2016 dalle 15:00

“Fidel Castro e la Rivoluzione socialista a Cuba”

a cura del prof. Davide Rossi e Janosch Schnider

(dalle 17:00) Cerimonia di premiazione ISPEC Cinema e

ISPEC Cultura

 

 

1979 - 2019

40° anniversario della Rivoluzione Iraniana

sabato 16 marzo 2019 - ore 17.00

via Boscioro 16, 6962 Viganello

Centro Imam Ali (as)  in Ticino

 

Intervengono

Seyed Ali Hosseini

Imam del centro Imam Ali in Ticino - Segretario della Confederazione Islamica Sciita

Karem Ziwamil

Professore comunicazione PNL

Davide Rossi

Direttore ISPEC – Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo della Svizzera Italiana

 

Ingresso libero                      

 

 

Istruzione per tutte e tutti, il 60% degli universitari sono ragazze, la metà dei primari ospedalieri donne, il 40% dei dirigenti d’azienda altrettanto. Cultura, con la nascita di un cinema didattico, tutti ricordiamo i grandi registi Kiarostami e Makhmalbaf e ancora lavoro, previdenza sociale e salute, tutto questo e molto altro è inscritto nella storia del popolo iraniano che nel ’78 si ribella e nel febbraio del ’79 a mani nude, come racconta nel meraviglioso “Shah-in-Shah” il giornalista polacco Ryszard Kapuścińsk porta alla vittoria una Rivoluzione, quella iraniana, che segna nella storia del Novecento l’irruzione dello spirituale nel politico. Una straordinaria Rivoluzione, capace di liberare energie ed intelligenze, ponendo fine alla terribile dittatura dei Pahlavi. Oggi il popolo iraniano si batte contro gli integralismi, contro il terrorismo e per un mondo multipolare e di pace.

5 agosto 2016

LOCARNO 

presso il RIVELLINO

 

ore 18.00

 

Presentazione del libro “Russofobia” di Guy Mettan, Teti Edizioni

Con il direttore ISPEC Davide Rossi,

P. Sciolli, T. Kern, L. Conti

A seguire il film, già presentato a Cannes e a Verona

“Palazzo del Popolo” di Elena Gladkova

_

 

 

 

 

Nel dicembre 2012 è nato l’Istituto di Storia e Filosofia del PEnsiero Contemporaneo “ISPEC con sede a Locarno presso Il Rivellino di via al Castello 1.

Diretto dal professor Davide Rossi, si prefigge di essere un centro di ricerca, di confronto e di dibattito sui temi della storia e della filosofia.

L’ISPEC si avvale della imprescindibile collaborazione di Jean Olaniszyn che ha messo a disposizione, unitamente ad Arminio e Paolo Sciolli, gli spazi per la sede dell’Istituto presso la storica fortezza leonardesca.

LA RIVOLTA DEGLI ELETTORI STATUNITENSI

Venerdì 8 luglio

dalle ore 19:00 alle ore 21:00

Banca Stato Bellinzona

Via Henri Guisan 5B, 6500 Bellinzona

 

promosso da Politica Nuova e ISPEC

con l'autore intervengono Alessandro Lucchini, Massimiliano Ay e il direttore dell'ISPEC Davide Rossi

 

 

sabato 11 giugno 2016

 

CASA GABI via Varenna 66 Locarno

ore 15.00 SVIZZERA – ALBANIA

prima partita degli elvetici a Euro 2016

 

 

ore 17.30 presentazione del libro:

 

 

LETTERATURA ALBANESE

REALISMO SOCIALISTA 1945 – 1990 

Dhimitër S. Shuteriqi, Ismail Kadare, 

Dritëro Agolli

 

Con l’autore Davide Rossi 

interviene il segretario del 

Partito Comunista

Massimiliano Ay 

 

È questa un’opera unica nel panorama europeo, la sola ad affrontare unitariamente la letteratura albanese del periodo socialista (1945 – 1990), con attenzione per i suoi più rilevanti autori: Dhimitër S. Shuteriqi, Ismail Kadare, Dritëro Agolli. Nella costruzione di una società fondata sull’eguaglianza, dopo secoli di sfruttamento e sopraffazione, il ruolo assolto dalla letteratura è stato centrale, mentre le donne e gli uomini si emancipavano vivendo una stagione esaltante, segnata dal trionfo sull’analfabetismo, dall’elettrificazione, dalla prima industrializzazione. La letteratura socialista in generale e quella albanese in particolare sono sicuramente letterature militanti e antifasciste, tuttavia non monotematiche, anzi capaci di abbracciare una vastità di temi che travalicano l’immediata contingenza politica e le necessità ideologiche. Davide Rossi con straordinario coraggio ha affrontato la sfida di riflettere sulla letteratura socialista albanese, ne è scaturito un libro affascinante, capace di restituire alla letteratura mondiale pagine di avvincente bellezza e di radicale impegno politico.

Il Direttivo dell’ ISPEC di Locarno in occasione del 68° Festival del Film di Locarno attribuisce per il secondo anno i premi:

ISPEC CULTURA

Dedicato ai giovani talenti in campo artistico, teatrale e cinematografico e a coloro che della promozione culturale fanno un impegno fondante della loro attività

ISPEC CINEMA

Per il film del Festival – presente in qualsiasi sezione - che sia stato capace di esprimere con più forza i valori della giustizia e dell’eguaglianza, promuovendo la cooperazione e l’amicizia tra i popoli.

 

La consegna dei premi avverrà alle ore 19.00 di

sabato

15 agosto 2015

presso Il Rivellino via al Castello 1 angolo via B. Rusca CH 6600 Locarno

dopo la conferenza con inizio alle ore 17.00 dedicata al tema:


 

1945 – 2015

70° della Liberazione d’Europa

e del mondo dal nazifascismo

La vittoria del popolo coreano

 (15 agosto 1945) e del

 popolo cinese (3 settembre 1945) sull’imperialismo nipponico

 

Intervengono:

Massimiliano Ay

segretario Partito Comunista (Svizzera)

Cristian Pivetta

Direttore Centro di Studio Idea Juche Milano

Davide Rossi

Direttore ISPEC Locarno


 

mercoledì 15 luglio 2015

ore 17.00

 

presso CASA GABI via Varenna 66 Locarno

 

conferenza del direttore dell’ISPEC

Davide Rossi

dedicata alla Russia di ieri e di oggi

in occasione del

 

millenario di

Vladimir

 

introduce

Massimiliano Ay

segretario Partito Comunista (Svizzera)

 

Davide Rossi ripercorre, a mille anni di distanza, la vita di Vladmir, il principe russo che ha dato un contributo fondamentale nella formazione di quell’identità culturale, linguistica e statuale trasformatasi attraverso i secoli fino a formare la Russia attuale. La storia di Vladimir, le sue conquiste e i suoi amori focosi e impetuosi rappresentano l’origine di un cammino che, iniziato un millennio fa, continua nel presente, dopo la gloriosa stagione sovietica, attraverso il ruolo della Russia odierna, partecipe della costruzione di un mondo multipolare, plurale e rispettoso di ciascun popolo.

ISPEC

Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contempraneo    

Il Rivellino via al Castello 1 angolo via B. Rusca CH 6600 Locarno

sabato 23 maggio 2015

ore 17.00

il direttore dell’ISPEC

Davide Rossi

presenta il suo ultimo libro

 

Trieste/Trst è una città straordinaria e complessa, italiana e slovena, socialista per i quaranta giorni seguiti alla Liberazione del 1° maggio ‘45. Per tre anni il movimento popolare cittadino lotta unitariamente nel Partito Comunista del Territorio Libero di Trieste, poi la rottura tra Stalin e Tito nel luglio ’48 frantuma il campo progressista. Una parte di quei comunisti, pur riconoscendo il ruolo fondamentale dell’Unione Sovietica nella costruzione del socialismo e nella Liberazione d’Europa dal nazifascismo, ritiene fondamentale mantenere rapporti solidali e di amicizia con la Jugoslavia, capace di svolgere un ruolo determinante nella Liberazione della regione giuliana e della città e nelle cui file partigiane molti triestini hanno militato. Nel 1955 la spaccatura sovietico-jugoslava si ricompone, tuttavia il cammino coraggioso e per l’eguaglianza di quelle donne e di quegli uomini di sentimenti socialisti che nel solco della Resistenza dal ’48 hanno guardato a Belgrado, prosegue fino al ’62, prima attraverso il Fronte Popolare Italo - Slavo e poi nell’Unione Socialista Indipendente, esaurendosi quando si afferma il protagonismo internazionale della Jugoslavia di Tito nella costruzione di un’alternativa al capitalismo attraverso il Movimento dei Non Allineati e per l’unità delle forze socialiste mondiali.

L’impegno del mondo sciita

per la pace in Medioriente

e nel mondo

 

intervengono:

Prof.Davide Rossi

Direttore dell’Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo di Locarno, ISPEC

 

Prof. Abbas Ali Shameli

Docente dell’università internazionale Al Mostafa , Qom

 

Dott. Ghorban Ali Pourmarjan

Direttore dell’Istituto Culturale dell’Ambasciata dell’Iran a Roma

 

 

Sabato 18 aprile 2015 ore 16.00

Biblioteca Cantonale via Cappuccini 12

Locarno, Canton Ticino

ANTIFASCISTI SEMPRE


Apprendiamo sconcertati, a mezzo stampa, che l'Unione Europea è contraria alla partecipazione della Serbia, a Mosca il 9 maggio prossimo, al Dien Pabiedy, il Giorno della Vittoria mondiale sul nazi-fascismo. Testualmente: "La partecipazione serba alla parata di Mosca è contraria all'integrazione europea".
Dobbiamo, quindi arguire che l'Europa non condivide i valori insiti in quella memorabile giornata di 70 anni fa che viene celebrata ogni anno non solo a Mosca, ma anche a Berlino. L'Unione Europea non si riconosce nei valori dell'antifascismo e dell'antinazismo, mentre, viste le premesse, tollera la presenza nazista legiferante al Parlamento ucraino. Una cosa, quest'ultima che ha sconcertato anche il direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme Efraim Zuroff, che ha definito l'ultima aberrazione del Parlamento ucraino di equiparare comunismo e nazismo, come una "decisione oltraggiosa".
Se questi sono diventati i valori fondanti dell'Unione Europea, allora noi dell''ISPEC non ci sentiamo più parte della cosiddetta cultura occidentale, ma continueremo, come ogni anno, ad essere presenti al Parco Treptow di Berlino a festeggiare il Giorno della Vittoria.

10/4/2015
Sergio Mauri 


venerdì 27 marzo 2015

 

ore 17.00

il direttore dell’ISPEC

Davide Rossi

Discuterà dell’Africa odierna e della sua tradizione panafricanista, da Lumumba, a Cabral, a Sankara e presenterà il libro: 


PATRICE LUMUMBA,

 

IL CONGO, L’AFRICA

Nel cuore dell’Africa un popolo straordinario nel 1960 ha trovato un uomo - Patrice Lumumba - capace di portarlo all’indipendenza con la ferma volontà di utilizzare le strepitose ricchezze del paese al fine di garantire benessere e sviluppo a donne e uomini finalmente diventati cittadini, dopo essere stati per decenni vittime di una colonizzazione tra le più violente e brutali. Il governo di Lumumba tuttavia dura meno di tre mesi, travolto dagli interessi occidentali decisi a continuare a schiacciare la Repubblica Democratica del Congo, depredandone le risorse naturali e sfruttando la manodopera attraverso la pratica di un neocolonialismo non meno feroce del precedente colonialismo.

 

Davide Rossi ripercorre la vita e il pensiero del grande statista tra i padri del Panafricanismo, analizzandone gli scritti, i discorsi e le relazioni col mondo politico congolese e internazionale, sottolineandone gli slanci e i dubbi, la capacità visionaria e il convinto impegno per la libertà.

ISPEC

Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contempraneo    

Il Rivellino via al Castello 1 angolo via B. Rusca CH 6600 Locarno

sabato

28 febbraio 2015

ore 15.30

 

il direttore dell’ISPEC

Davide Rossi


presenta

 

QUITO

FESTIVAL MONDIALE DELLA GIOVENTU’ E DEGLI STUDENTI

Ecuador

dicembre 2013

Presentazione del Console Generale dell'Ecuador a Milano Narcisa Soria Valencia


Introduzione di Emilio Sabatino

MIMESIS


e ricorderà il presidente HUGO CHAVEZ  nel secondo anniversario della scomparsa


 

Socialismo bolivariano e Rivoluzione cittadina contribuiscono a costruire l’Ecuador del Buen Vivir, a cui ha dato un forte impulso il presidente Raffael Correa. L’Ecuador è parte del cammino di lotta e di emancipazione dei popoli latinoamericani, iniziato da Hugo Chavez e continuato in forme creative da tutto il continente. Nel dicembre 2013 si è svolto il XVIII Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti. Diecimila ragazze e ragazzi sono arrivati a Quito da ogni parte della terra, vivendo la gioia e l’emozione di giorni entusiasmanti, tra dibattiti, sguardi, incontri, luoghi, in una città stretta tra memorie incaiche, violento colonialismo, riscatto indio e costruzione di un domani di giustizia ed uguaglianza. Davide Rossi, delegato del SISA, ci restituisce e ci racconta con la passione di sempre il Festival e la gioventù del mondo che ne è stata protagonista.

 

domenica 18 gennaio 2015

ore 15.30

 

ISPEC – Il Rivellino

via al Castello 1

angolo via B. Rusca CH

6600 Locarno 

 

il direttore dell’ISPEC

Davide Rossi

insieme a

Massimiliano Ay

Segretario del Partito Comunista

presentano il libro:


GIONA, MOSUL E LA PALESTINA


LA CRISI IRREVERSIBILE DI SIRIA, IRAQ E MEDIORIENTE

 

Giona, Yunus in arabo e nel Corano, va a Ninive non per convertire i cittadini al suo credo, ma per testimoniare l’unicità di quel dio abramitico che è comune alle tre religioni del Mediterraneo. Da secoli il profeta riposava in una moschea di Mosul, meta per pellegrini di ogni fede e per questo abbattuta dagli integralisti dello stato islamico. Davide Rossi analizza approfonditamente la crisi irreversibile che sta cambiando il Medioriente e al contempo indica nella conoscenza reciproca tra le culture e le religioni il percorso indispensabile per costruire quel dialogo fondamentale per costruire l’Europa e il mondo di domani.  

 





ALLAMAH TABATABA’I


Islam Sciita:

dialoghi con Henry Corbin

 

sabato 13 dicembre, ore 16.00


Caffè Letterario “Pagine & Caffè”

Via Gallia 37/b, 0183 Roma (bus 360 da Termini, metro A “S. Giovanni”)

 

INTERVENTI DI:

Davide Rossi

Direttore ISPEC Locarno

Centro Studi “Anna Seghers” Milano

 

Roberto Revello

Università dell’Insubria

Caporedattore “Mimesis Edizioni”

 

Ghorban A. Pourmarjan

Direttore dell’Istituto Culturale

Dell’Ambasciata della R. I. dell’Iran

 

ISPEC – Il Rivellino

via al Castello 1

angolo via B. Rusca CH

6600 Locarno

domenica 23 novembre 2014

ore 16.30

 

BERLINO

Tra Ostalgie, Muro

 e

 città socialista

MIMESIS

 

 

Nel 1914 in Germania solo gli Spartachisti si oppongono alla guerra e ai crediti pretesi dall’imperatore per finanziarla. Le ragioni dell’internazionalismo proletario sono tradite dai socialdemocratici europei, sarà allora la Rivoluzione d’Ottobre a raccogliere la rossa bandiera. Berlino nel tempo di Weimar, tra crisi e contraddizioni. diventa luogo di fermenti culturali e di lotta politica, i comunisti diventano protagonisti, primo partito con il 33% dei voti nel 1930 in una città in cui la rivoluzione sembra alle porte, tra modernità, innovazione, trasgressione. Tina Modotti qui arriva dal Messico, stringendo amicizia con gli scrittori proletari tra cui Anna Seghers, con Bertolt Brecht, che mette in scena le sue opere al Volksbühne, il teatro del popolo, il primo al mondo ad avere palcoscenici girevoli, col regista Slatan Dudow, autore del film operaio “Kuhle Wampe”, coi giornalisti comunisti dell’AIZ, Arbeiter Illustrierte Zeitung, inventori del fotogiornalismo. Dopo il ’45 una parte di Berlino diventa capitale della DDR, Seghers, Brecht, Dudow e molte e molti altri insieme a loro cercano di costruire il socialismo nella terra di Karl Marx, riprendendo con slancio il lavoro violentemente interrotto dal nazismo e dalla guerra. Quest’esperienza si chiude nell’89 con la caduta del Muro, ma i luoghi capaci di conservare memoria del tempo socialista vincono ogni revisionismo, alimentano l’Ostalgie del tempo dell’eguaglianza e diventano parte della nuova identità della riunificata capitale tedesca. Davide Rossi, direttore del Centro Studi “Anna Seghers” di Milano, racconta un secolo di Berlino descrivendo i luoghi che, ancora oggi, a venticinque anni dall’89, raccontano una storia di passioni e di ideali, una storia socialista.

Giona, Mosul e la Palestina

La crisi irreversibile di Siria, Irak e Medioriente

 

Introduzione di Emilio Sabatino

 

 

MIMESIS

 

 

Giona, Yunus in arabo e nel Corano, va a Ninive non per convertire i cittadini al suo credo, ma per testimoniare l’unicità di quel dio abramitico che è comune alle tre religioni del Mediterraneo. Da secoli il profeta riposava in una moschea di Mosul, meta per pellegrini di ogni fede e per questo abbattuta dagli integralisti dello stato islamico. Davide Rossi analizza approfonditamente la crisi irreversibile che sta cambiando il Medioriente e al contempo indica nella conoscenza reciproca tra le culture e le religioni del Mediterraneo il percorso indispensabile per costruire quel dialogo fondamentale per costruire l’Europa e il mondo di domani.  

 

di imminente uscita

 

 

IMPORTANTE DOCUMENTO SUI 65 ANNI DELLA CINA POPOLARE
65° anniversario della Cina Popolare.doc
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IMPORTANTE DOCUMENTO SULLA REALTà ECONOMICA DELLA CINA
CINA ECONOMICA.doc
Documento Microsoft Word 158.0 KB
IL DIRETTORE DELL'ISPEC riflette sul ruolo della CINA nel quadro mondiale
CINA pace.doc
Documento Microsoft Word 45.5 KB

 

Per la Palestina

 

Per la pace nel Mediterraneo

 

e nel Medioriente

 

 

L’

ISPEC

Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo     

 

ha promosso il 14 agosto 2014

un dibattito con

 

Marco Tognola Associazione Svizzera – Palestina

 

Arnaldo Alberti Scrittore

 

Massimiliano Ay segretario Partito Comunista Svizzera Italiana

 

Vittorio Agnoletto, Medici per la Palestina, già europarlamentare 

 

Davide Rossi Direttore ISPEC

 

Ascona, Locarno, Gosfilmofond, Peter Greenaway, Sergej Ėjzenštejn

“Ėjzenštejn in Guanajuato” di Peter Greenaway, trailer presentato ad Ascona Locarno

“Ėjzenštejn in Guanajuato

di Peter Greenaway, trailer presentato ad Ascona Locarno

 

Peter Greenaway aveva inizialmente permesso all'ISPEC, diretto da Davide Rossi, di riprendere e diffondere il trailer del suo prossimo film dedicato al grande regista sovietico Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, presentato nel quadro del Festival del Cinema russo-sovietico, agosto 2014. Ėjzenštejn nel 1930 si reca in Messico, dopo essere passato per Hollywood, insieme Grigorij Vasil'evič Aleksandrov, questa esperienza da cui è nato "Que Viva Mexico!" è ora raccontata da Greenaway.

"QUE VIVA MEXICO" il film girato da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn in Messico nel 1931

DAVIDE ROSSI CON ELFRIEDE BRUNING
DAVIDE ROSSI CON ELFRIEDE BRUNING

 

Elfriede Bruning

 

di

Davide Rossi

 

È scomparsa il 5 agosto 2014, nella sua città, Elfriede Bruning, nata l’8 novembre 1910 a Berlino. Scrittrice attenta al mondo femminile, vincitrice di svariati premi tra cui nel 1980 il Premio Goethe della città di Berlino il premio di Letteratura dell'Associazione delle donne della DDR. Membro dell’Unione degli scrittori e stata amica di Anna Seghers.

Presente il 10 maggio ’33 fuori dall’università Humboldt, quando nella notte i nazisti hanno orrendamete dato alle fiamme i libri, già aveva militato nel Bund Proletarisch Revolutionärer Schriftsteller, l’Associazione degli scrittori proletari e rivoluzionari, così come nel partito comunista, KPD, negli anni mitici, eroici e meravigliosi della Berlino fine anni ’20 e primi anni 30.

Nel tempo della clandestinità, conseguente all’avvento dell’orrore nazista, il comitato centrale del partito si riuniva clandestinamente anche a casa dei suoi genitori, una volta presente anche il compagno segretario Ernst Thälmann. Impegnat nella Resistenza al nazismo, nel dopoguerra con entusiasmo a partecipato alla costruzione del socialismo.

Più volte ci siamo abbracciati e baciati e con emozione e cordoglio la ricordo stringendomi a sua figlia Christiane Barckhausen, a sua nipote Jasmina e ai parenti e amici tutti.

Amata Elfriede, le tue idee camminano sulle nostre gambe e nei nostri cuori.

 

 

LETTERA AL PRESIDENTE DEL LOCARNO FILM FESTIVAL MARCO SOLARI

 

Al presidente del Locarno Film Festival

Dottor Marco Solari

 

per conoscenza

 

al sindaco della Città di Locarno

Dottoressa Carla Speziali

 

Stimatissimo Presidente,

 

ho ascoltato con un certo stupore alcune sue parole contrarie alla possibilità di accogliere alcuni film del ricchissimo archivio della Gosfilmfond da proiettare al prossimo Locarno Film Festival 2014.

La ricchezza della storia del cinema permette di poter immaginare una retrospettiva che accolga film della Gosfilmofond come un forte arricchimento del Festival e come una estensione della sua libertà di ricerca e di conoscenza. È quello della Gosfilmofond un patrimonio universale che travalica, e di molto, ogni differenza culturale, ben ricordando che proprio nella differenza e nel confronto tra intelligenze vi è quell’arricchimento che esalta il pensiero critico.

 

Mi permetto, nella mia qualità di direttore di un Istituto culturale che ha sede nella città di Locarno, l’ISEPC, Istituto di Storia e Filosofia del Pensiero Contemporaneo di avanzare, tanto a lei, quanto alla Gosfilmofond la richiesta di poter vedere nel prossimo agosto cinque film.

La mia richiesta è rivolta alla Gosfilmofond per il necessario reperimento delle pellicole e a lei per avere la libertà di proiettarle.

 

Eccole:

l’ultimo film di Alessandro Blasetti “Simon Bolivar” del 1969,

della bulgara Blinka Zeliaskova “L’ultima parola” del 1973, presentato a Cannes nel 1974,

di Tomas Guiterrez Alea, il grande regista cubano, il suo capolavoro “Memoria del sottosviluppo” del 1968,

e infine due recenti pellicole russe di grandissimo successo, “Gagarin, il primo nel cosmo”, kolossal spettacolare realizzato da Pavel Parkhomenko nel 2013 e purtroppo mai distribuito in Svizzera e “Mosca 1973 – una storia d’amore in Unione Sovietica” di Karen Shakhnazarov, ugualmente del 2013 e uscito con largo consenso di pubblico a gennaio 2014 anche in Francia.

 

La proiezione di tali preziosissime opere, tanto difficili da recuperare, non disponibili in DVD, almeno in Europa, sarebbe a mio avviso un trionfale esempio di libertà, non già una intromissione nella libertà di programmazione del Direttore Artistico.

 

Gentilissimo Presidente, convinto della sua profonda cultura e del suo amore tanto per la libertà, quanto per la cultura, spero che vorrà accogliere questo mio invito.

Ringraziandola per l’attenzione e augurandole buon lavoro, la saluto con la più viva cordialità, con la speranza che il suo accoglimento della mia proposta possa giungere nei tempi utili per permettere alla Gosfilmofond la possibilità di reperire le pellicole da me segnalate.

 

24.6.2014

Festa di Ivan Kupala

 Davide Rossi

Direttore ISPEC LOCARNO

 

 

LA RISPOSTA DEL FESTIVAL DEL FILM DI LOCARNO
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PALLONI POLITICI

di

Davide Rossi

 

14 giugno 2014 ore 15.00 LOCARNO – ISPEC/Rivellino

 

“Palloni politici” è la storia di partite imprevedibili, di slanci generosi, di subdole macchinazioni, di pesanti intromissioni, di uomini purtroppo dimenticati, seppure di grande umanità. Davide Rossi racconta chi ha avuto coraggio e chi non ne ha avuto, chi amava giocare senza guardare il mondo fuori dallo stadio e chi si sentiva prima cittadino e poi calciatore. Ecco allora una breve storia dei mondiali di calcio, non “la” storia dei mondiali, ma un racconto che confonde volutamente fatti politici, imprese sportive, considerazioni tecniche e tattiche.

In queste pagine si incontra un terribile allenatore nazista, un capitano che lascia la nazionale argentina per non stringere la mano ai generali golpisti, un marocchino nel ’58 e un mozambicano nel ’66 che diventano capocannonieri dei mondiali, anche se la prima squadra africana si qualificherà solo nel 1970, dopo la fuggevole apparizione dell’Egitto nel 1934. E ancora, l’imbarazzo degli azzurri che giocano nel 1969 una partita eliminatoria con una squadra che “non esiste”, perché il governo italiano non riconosce quella nazione, dittatori che vogliono vincere a tutti i costi e presidenti come Nelson Mandela, che riconoscono nello sport la capacità di promuovere valori universali e positivi.

Pier Paolo Pasolini ricordava che, nonostante tutto, il calcio è l’ultima rappresentazione sacra, l’ultimo rito collettivo. I mondiali di calcio confondono da sempre sport e politica. Davide Rossi ci restituisce l’appassionante e aggrovigliata complessità di questa relazione.

 

l'insegna dell'Osteria del Gallo, dove Bakunin ha vissuto a Locarno
l'insegna dell'Osteria del Gallo, dove Bakunin ha vissuto a Locarno

Commemorazione

Michail Bakunin

1814 – 2014

Il bicentenario di un infaticabile rivoluzionario

 

tenuta da

DAVIDE ROSSI

 

sabato 31 maggio ’14

 ISPEC/IL RIVELLINO

 

30 maggio 1814. In Russia a Prjamuchino nasce Michail Aleksandrovič Bakunin. Nel glorioso bicentenario del grande rivoluzionario libertario, ricordando le sue presenze in Italia e in Svizzera, dove si è spento a Berna, dopo lunghi soggiorni ticinesi a Locarno, Davide Rossi ne tratteggia le più salienti vicende biografiche, senza dimenticare una riflessione sulle idee socialiste, anarchiche e marxiste, confrontatesi lungo tutto il Novecento.

 

Michail Bakunin resta, anche per coloro che non si riconoscano nelle sue idee, un imprescindibile pensatore e un infaticabile militante a cui è necessario guardare, dentro le sfide del nuovo millennio, con stima e con affetto. 

Gabriel Garcia Marquez è nei nostri cuori

 

Amato Gabo,

ora è nostra l’eterna solitudine.

Ti abbiamo perso e ogni nostra emozione è oggi più triste, ma le tue parole, le parole dei tuoi romanzi, vibrano dentro di noi.

Tutto l’ISPEC, e io con esso, ti ricordiamo con l’affetto che meritavi e che ci hai riconosciuto.

Ripenso al tuo sorriso quando, conversando insieme all’Avana, hai scoperto che abbiamo creato in Italia il Centro Studi “Anna Seghers”, dedicato a una donna, scrittrice, comunista e soprattutto tua amica.

Molti ti ricorderanno per il tuo scrivere profondo, affascinante, appassionato, ma nessuno deve dimenticare che è sempre stato militante e antifascista.

Grazie Gabo, che il cielo e la terra dell’America Latina siano l’abbraccio che ti accoglierà, come noi ti porteremo sempre nel nostro cuore.

 

17 aprile ’14 – 22.40

Davide Rossi

 

 

IL DIRETTORE DELL'ISPEC riflette sul tema dell'eguaglianza
verso la società dell’eguaglianza.doc
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sabato 12 aprile 2014 ore 18.00
presentazione del libro
FRAMMENTI POSTSOVIETICI
ISPEC - IL RIVELLINO 
via al Castello 1 LOCARNO
Sarà presente l’autore
DAVIDE ROSSI

L’autore percorre i territori postsovietici con l’intenzione di riannodare i fili del tempo e leggerli alla luce del presente, cercando di districarsi dentro l’incredibile matassa che avvolge il passato e il futuro in percorsi accidentati tra democrazia, partecipazione e diritti, a partire da quelli sociali, un tempo garantiti senza eccezione nel campo socialista e troppo spesso dimenticati, almeno in Occidente. Diritti sociali che sono parte fondamentale dei diritti umani. Le idee e le persone, i luoghi e gli incontri vanno allora a formare un mosaico di frammenti alla ricerca di un senso e di un significato, un mosaico che alla fine ci restituisce la storia, sia quella tumultuosa del Novecento, sia quella della vita delle donne e degli uomini di oggi, cittadini delle nazioni un tempo sovietiche.

 

In coda sono pubblicati tre saggi su alcuni concetti fondamentali della cultura sovietica degli anni ’30: la relazione col la religione, l’arte, l’emancipazione femminile, il socialfascismo.

domenica 2 febbraio 2014 ore 17.00
presentazione del libro
FRANCESCO LA FINE DEL PAPATO
ISPEC - IL RIVELLINO 
via al Castello 1 LOCARNO
Sarà presente l’autore
DAVIDE ROSSI

 

Francesco dice che vuole “una chiesa povera per i poveri” in cui “i pastori devono avere l’odore delle pecore”. Rifiuta alcune parole come papa, pontefice, sommo pontefice e papato, facendosi chiamare vescovo, certo di Roma, ma solo e soltanto vescovo. Veste dimesso, rifiuta anche nelle più importanti celebrazioni gli sfarzosi abiti sacri del suo predecessore, il giovedì santo lava i piedi alle ragazze e ai musulmani in un carcere minorile e sa di dover riformare la curia e lo IOR – Istituto delle Opere Religiose, magari chiudendolo, come chiede un cardinale africano, visto che l’apostolo Pietro non aveva una banca e molte attività dello IOR sono poco evangeliche. Difende i lavoratori e i migranti, preferendoli ai profitti e ai potenti. Davide Rossi, con un nuovo diario di viaggio, indaga e cerca di capire lo stato vaticano, osservandolo nei giorni tra le dimissioni di Ratzinger e l’elezione di Francesco, destreggiandosi tra incensi e tonache in una nazione tra le più piccole del mondo.

 

ISPEC – IL RIVELLINO

Locarno – via al castello

Sabato 18 gennaio 2014

ore 17.00

e

DOMENICA 19 gennaio ’14

ORE 17.00

MOSCHEA di  SEGRATE

Via Cassanese, 3, 20090 Segrate Milano


incontro con Davide Rossi

per la presentazione del suo ultimo libro:
“Tahrir e la Rivoluzione egiziana
Dentro le trasformazioni mediorientali ed euromediterranee
Egitto – Tunisia – Libano – Turchia – Iran
gennaio 2011 – luglio 2013”
Davide Rossi, in piazza Tahrir al Cairo nei giorni della cacciata di Mubarak e molte altre volte in Egitto nei mesi seguenti, ha percorso negli ultimi tre anni il Medioriente e il Mediterraneo, seguendo e inseguendo volti ed emozioni, sogni e progetti politici, tutto ciò che tumultuosamente sta agitando donne e uomini, massimamente giovani, impegnati nella scoperta e nella costruzione di una nuova stagione di partecipazione e di cittadinanza, certo non esente da contraddizioni, errori, fughe in avanti e inevitabili ripiegamenti. Non una “primavera araba”, diffusa e uniforme, ma una serie di cambiamenti, in alcuni casi davvero capaci di essere rivoluzionari.

 

 

Ricordando

Nelson Mandela

grande uomo, grande comunista

relatore: Davide Rossi

Casa del Popolo

Bellinzona – Canton Ticino

4 gennaio 2014

Ore 16.00

 

 

 

ISPEC

Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo

Direttore: prof. Davide Rossi

 

L’Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo (ISPEC) agisce nel campo dell’elaborazione teorica e della ricerca scientifica, con l’obiettivo di analizzare e di rispondere alle domande che nascono in un tessuto sociale costantemente inserito in uno scenario di trasformazioni culturali, economiche, valoriali, del pensiero e della mentalità, articolate e non univoche.

Il periodo della Contemporaneità vuole essere affrontato nella sua più vasta accezione, che analizza e studia il mondo e le sue interconnessioni a partire dal periodo che abbraccia lo sviluppo dei principi illuministici sino alle trasformazioni attuali, attraverso la storia degli avvenimenti, dei movimenti e del pensiero che hanno determinato la realtà presente, tenendo in considerazione i gruppi umani e le idee, senza alcuna limitazione eurocentrica.

Ci riconosciamo quindi in una attività di ricerca e di studio che procede dalla metà del ‘700 sino ai nostri giorni, ma che liberamente spazia nel solco della storia e del pensiero, non solo filosofico, dal Medioevo in poi, ponendo al centro delle attività dell’Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo (ISPEC) l’analisi delle varabili e dei cambiamenti che hanno dato forma alle civiltà odierne. L’analisi e la ricerca in merito alle radici del presente ci porteranno quindi anche a riflettere su un passato più lontano.

Le radicali discontinuità che si sono manifestate nel succedersi dei periodi storici, anche nel corso della Contemporaneità, hanno portato di volta in volta a superare o a restituire protagonismo a particolari forme culturali, sociali, filosofiche e istituzionali, che devono essere indagate.

Il confronto tra metafisica e tecnica, l’irruzione del personale, dell’individuale, del collettivo, del politico, come categorie storiche e filosofiche, la dimensione religiosa, privata e pubblica. quella economica, quella relazionale, verranno studiate, ciascuna secondo le specifiche caratteristiche, nelle differenti fasi di affermazione, superamento e ritorno, senza escludere lo studio dello sviluppo dell’immaginario personale e collettivo delle differenti comunità umane e l’accentuarsi della centralità delle tematiche ecologiche e ambientali con i tutti i necessari riflessi eco-compatibili ed eco-sostenibili.

Pur agendo nel campo delle Scienze Umane, anzi proprio per questo, consapevoli della insopprimibile interconnessione tra i saperi, verranno approfonditi ugualmente alcuni ambiti scientifici, i quali risultano determinanti nelle trasformazioni sociali che hanno prodotto la Contemporaneità. Proprio le scienze, che si sono espresse in differenti visioni e paradigmi, hanno accompagnato le trasformazioni della Contemporaneità, la quale fin dal suo principio si è affermata anche attraverso il radicale cambiamento di visione scientifica del mondo, di cui la scienza è stata portatrice. Per altro le scienze hanno intessuto della loro presenza e si sono confrontate con tutte le realtà culturali presenti nel mondo, anche con quelle realtà in cui non si è assistito all’affermazione di un pensiero illuministico o a trasformazioni quali quelle rappresentate dallo strutturarsi di società industriali e post-industriali.

Compito dell’Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo (ISPEC) vuole essere quello di studiare e riflettere su tutti questi aspetti storici e filosofici, articolando nel contempo un’analisi approfondita delle strutture che caratterizzano l’espressione del mondo contemporaneo, cercando di coglierne e comprenderne le caratteristiche profonde, la pluralità di punti di vista e valoriali.

L’approfondimento della Contemporaneità per altro non esclude, come detto, di spaziare nei campi del pensiero e degli avvenimenti precedenti, sempre con il chiaro intento di riannodare le trame del presente.

 

L’Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo (ISPEC) intende quindi studiare la Contemporaneità nella consapevolezza della sua imprescindibile importanza per riconoscere il presente e interpretare i possibili sviluppi prossimi delle società umane. 

 

Berlino 1973 – Locarno 2013

 

Grande estate per l’Europa socialista quella del 1973.

Prima il Festival mondiale della gioventù e degli studenti a Berlino dal 28 luglio al 5 agosto, poi le Universiadi a Mosca dal 15 al 25 agosto.

 

Interviene

Davide Rossi

direttore dell’ISPEC Locarno e del Centro Studi “Anna Seghers”

 

presso

 

ISPEC

Istituto di Storia e Filosofia del PEnsiero Contemporaneo

CENTRO CULTURALE IL RIVELLINO LDV LOCARNO 

venerdì, 1 Novembre 2013

Ore 17.00 in via al Castello 1 a Locarno (Svizzera)

 

Berlino 1973

 

26mila giovani di ogni luogo della terra, Africa, Asia, Europa, Oceania, America Latina e America settentrionale, si pensi ad Angela Davis, si incontrano all’ombra di Alexnderplatz, nel cuore della DDR. Sono giorni straordinari, esaltanti, di idee, di scambi, di pensieri che si moltiplicano e si inseguono. Il sorriso dei cileni è grande e spezza il cuore sapere che solo un mese dopo la barbara violenza omicida della dittatura di Pinochet stroncherà le loro vite.

Il 1° agosto, alla presenza di Anna Seghers (il cui vero nome era Netty Reiling, Magonza 1900-Berlino 1983),  Yasser Arafat tiene il suo primo discorso a un Festival mondiale della gioventù e degli studenti. Il mondo chiede giustizia, uguaglianza e libertà e si riconosce nell’Africa che lotta per l’indipendenza e nel Vietnam che sta vincendo.

 

Quito 2013

 

Nel prossimo dicembre 2013, quaranta anni dopo, un nuovo Festival mondiale della gioventù e degli studenti, a Quito, in Ecuador, nel cuore del Sudamerica in cammino verso il socialismo bolivariano. 

 

Locarno 2013

 

Per discutere di tutto questo e far conoscere la vita e le opere di Anna Seghers, il 1 Novembre 2013 si organizza al Centro culturale Il Rivellino LDV di Locarno:

 

presentazione della sola biografia di Anna Seghers in lingua italiana, scritta dal direttore dell’omonimo Centro Studi, Davide Rossi, nonché direttore dell’ISPEC di Locarno, contenuta in “La figlia della delegata” (Alea Edizioni, Milano 2006).

 

a seguire proiezione del film: “Loro amano la terra” – Berlino X Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti 1973 – Fondazione DEFA, Berlino.


Contatti:

ISPEC - Il RIVELLINO LDV

via al CASTELLO 1/angolo via B. Rusca

CH- 6600 Locarno

 

DIRETTORE 

DAVIDE ROSSI 

annaseghers@libero.it

 

edizionilericerche@gmail.com 

 

 

VICE - DIRETTORE 

NIL MALYGUINE

 

 

 

Jean Olaniszyn

jeanolanisky@gmail.com

 

Responsabile per i Balcani  

Strahinja Popovic

strahinja.popovic93@gmail.com 

 

Director of Philosophy Department 

Edoardo Martinelli

 

filozofia@libero.it

 

 

 

Tel: +39 3286974079

Tel: +41 (0)774473522

Tel: +41 (0)788462097